venerdì 13 aprile 2012

Guerriglia senza armi alla portata di tutti

E' tutto un divenire anche per me e non ho la verità in pugno.

Lottare contro questo sistema di faraoni che ci stanno rendendo schiavi costringendoci a correre dietro al denaro è un dovere di tutti. Ho grande stima di coloro che, parlando al bar o tramite canali televisivi e internettiani, denunciano lo stile di vita moderno richiamando ritorni al passato.
Un pò come illustrava una vignetta apparsa sul Corriere della Sera alcuni giorni fa. La descrivo:

Il Trota sbandierava:
"Mi dimetto: faccio un passo indietro".
Un sostenitore del partito leghista a fianco replicava: " E' già un passo avanti".

Fare dei passi indietro per fare dei passi avanti.
Spesso si sente parlare di recuperare uno stile di vita naturale, abbracciare l'agricoltura e l'allevamento di animali allo scopo di abbandonare le abitudini delle metropoli, fatte di lavori in ufficio e acquisti ai centri commerciali. Di accontentarsi, di rinunciare alle comodità in eccesso e imparare a campare di poco, pochissimo.
Ma quanto sono realistiche queste possibilità, e quanto lunghi li vuole fare la gente questi passi indietro ?
Mi chiedo: è possibile?
Lo scapolo senza responsabilità, e molto coraggioso, disposto anche a chiedere cibo alle mense pubbliche o dormire in strada in caso di fallimento totale, può permettersi qualsiasi rischio.
Ma chi ha figli, parenti malati o non autosufficienti, mutui, studi da ultimare, passioni da seguire, come può anche solo immaginare di abbandonare tutto in favore di un ritorno alla natura? O, nella maggior parte dei casi, anche solo immaginare di auto produrre il proprio cibo? Magari si rinuncia alla palestra, ai divertimenti, si tira la cinghia, ma non si può rinunciare a mandare i figli a scuola, ad assisterli, a fornir loro cure in caso di necessità e ciò che essi richiedono per esser felici. Per non parlare di chi invece conta su di noi per vivere: malati, ricoverati, gente a cui vogliamo bene e il cui benessere dipende anche dal nostro lavoro, dal nostro guadagno.
Vedo in queste teorie un ideale incredibilmente bello e affascinante grande tanto quanto la loro impossibilità di essere realizzate. Spesso la gente si affeziona a un modo di pensare o meglio, al portatore di questo pensiero, perché rappresenta una voce fuori dal coro, l'eccezione alla regola, l'esempio da seguire SE fosse possibile.
Sarebbe bello invece trovare una formula che possa funzionare per tutti, una lista di azioni semplici e dal grande valore sociale, che possano allo tesso tempo far risparmiare soldi, guadagnare salute e ristabilire di nuovo un qualcosa di importantissimo che si è perso: la coscienza di sentirsi uniti. Il popolo ha dimenticato che, assieme, può frantumare qualsiasi imposizione o far valere ciò che più desidera.
Ogni rivoluzione parte da un grande fuoco che coinvolge tutte le masse. Piccoli focolai si spengono perché non hanno l'ardore di accendere i continenti. sarebbe bello ma siamo fatti di carbonio e non di benzina. Ameno di un cataclisma dalle proporzioni gigantesche non rada al suolo tutte le istituzioni o un miracolo non le faccia rivoluzionare d'improvviso con un'ondata magica che incredibilmente e d'improvviso non faccia giustizia in tutti gli ambiti dall'istruzione al lavoro alla sanità, le cose rimarranno le stesse.
Non si può più combattere una guerra, le forze in campo sono impari.
E quindi?
Quindi si può lottare, ma non con una guerra ma con una pacifica guerriglia.

Quali possono essere le azioni semplici di questa guerriglia (tanto semplici da sembrare stupide), alla portata di tutti e capaci di far tremare le gambe ai faraoni del nostro secolo se tutti sul pianeta le mettessero in atto?

Ne ho individuate due:

Non comprare più l'acqua in bottiglia, ce l'abbiamo in casa. Non è necessario comprare una cosa che ci arriva già dal rubinetto. Nessuno è mai morto perché beveva l'acqua dal rubinetto, ma pare che stiano morendo molti per uso intensivo di telefonino.

Non comprare più carne proveniente dai supermercati e abbandonare per sempre luoghi come il mcdonald's e simili. Mangiate meno carne e se proprio prendete solo quella che proviene da vostri amici che allevano animali per "passione". Chi dice che la carne è fondamentale per la salute mente. Ci sono più vantaggi che svantaggi nell'assimilarla. Mangiare meno e selezionarla molto di più sarà tutto un guadagno.

Sembrano stupide lo so, ma le possiamo fare tutti.
Tornerò più tardi sul perché di queste due scelte e non altre.

E' tutto un divenire anche per me e non ho la verità in pugno.

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4 commenti:

  1. Hai parlato molto bene ma purtroppo non sempre e' possibile questo per tutti e non per volonta' ma per sfortuna. Un esempio? Sono intollerante al fruttosio e al lattosio, non posso mangiare frutta e verdura, mi resta solo la carne e la pasta. L'acqua deve avere pochissimo sodio e quella di casa mia e' imbevibile, sembra di bere candeggina dalla bottiglia! Mi sento molto male per questa cosa e non posso dare il mio contributo. Io questa guerriglia l'ho gia' persa.....

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    1. Selene, sfida accettata! ;)
      Accidenti in questo caso le possibilità si riducono davvero drasticamente.
      Hai pensato ai vari legumi? Potrebbero essere valida alternativa.
      Mangiare troppa carne da supermercato NON va bene perchè è carne malsana nella maggior parte dei casi, se hai possibilità cerca almeno la rivendita meno peggio o se hai amici che possono procurarti carni più sane sarebbe una piccola conquista. Per quanto riguarda l'acqua penso che davvero vivi in una delle poche aree in Italia dove è imbevibile...se proprio è così ne sei esonerata! Però magari approfondisci l'argomento se hai tempo e voglia, forse ha solo un saporaccio ma è potabile. Chissà! Non fare niente che danneggi la tua salute però!

      Non hai perso Selene, puoi ancora fare una cosa importantissima: aiutare a diffondere il pensiero!
      :)

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  2. per fortuna dalle nostre parti (Umbria) ancora ci salviamo...produciamo molto di nostro! Carla

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    1. Aree fertili in cui c'è ancora gente che si prende cura della terra sono davvero gli ultimi paradisi che ci rimangono, Teniamoceli stretti e difendiamole da cementificazioni e speculazioni edilizie.
      Anche solo nel nostro piccolo comune espropriano terreni (Siamo sotto la tutela UNESCO) come fossero noccioline per costruire strade inutili!!! Pazzesco...

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